La cucina romana, tanto popolare per i suoi iconici primi piatti, conserva nella sua tradizione anche una moltitudine di ricette dolci: alcune le cui radici affondano addirittura nell’antica Roma, altre invece che possiamo considerare “più moderne”, presenti sulle tavole dei romani al giorno d’oggi.
In questo articolo troverete un’analisi completa sul mondo dei dolci romani, le cui chicche sono state introdotte qui a Bologna proprio da noi, da Flavio e la sua famiglia.
Dolci tipici romani di oggi: quali sono?
Noi di Pistamentuccia adoriamo portare a Bologna le vere tradizioni romane e, assieme a loro, sicuramente non possono mancare i fantastici dolci tipici di Roma. Li conosci tutti? Continua a leggere e scopriamoli insieme!
- Sua maestà, il maritozzo: popolare in diverse zone d’Italia, il maritozzo romano di presenta come una “piccola” pagnotta dolce tagliata in due e farcita con abbondante panna montata e spolverata di zucchero a velo. Nel menù di Pistamentuccia, spesso puoi trovare anche la sua variante al pistacchio, una chicca per i veri golosi!
- Frappe: chiamate anche chiacchiere o bugie in diverse paesi d’Italia, le frappe sono un dolce tipico del periodo di carnevale e nascono nel cuore dell’antica Roma.
- Crostata ricotta e visciole: con la sua grande semplicità risulta un grande classico che conquista il palato dei più golosi, molto diffuso tra i dolci del Ghetto ebraico.
- Il tiramisù: anche se le sue origini sono attribuite al Veneto, il tiramisù è diventato talmente diffuso e amato in tutta Italia e nel mondo che, anche a Roma, non si può prescindere da questa coccola di fine pasto.
- Ciambelline al vino: un dolce della tradizione povera romana, tipico dei Castelli Romani. Sono dei biscotti dolci friabili, perfetti se accompagnati ad un buon bicchiere di vino locale.
- Bignè di San Giuseppe: tipici soprattutto nel mese di Marzo, in occasione della festa del papà. I bignè sono piccole porzioni di impasto fritte e ripiene di crema, da non confondersi con le zeppole di origine napoletana.
Santifichiamo le feste: quali sono i dolci natalizi romani?
Anche sotto Natale, non ci facciamo mancare nulla: se non hai mai provato i dolci tipici della tradizione romana, noi ti consigliamo di rimediare quanto prima!
I più famosi sono proprio loro:
- Pangiallo: un diretto parente del pan pepato. I suoi ingredienti principali sono frutta secca, canditi e miele e viene tradizionalmente regalato in occasione del solstizio d’inverno come segno di buon auspicio per festeggiare la rinascita del sole.
- Panpepato: si tratta di un dolce basso e a forma circolare, i cui ingredienti risultano i medesimi del pangiallo, ma con aggiunta di spezie più decise come pepe, cacao e cannella.
Cos’è la pizza dolce romana tipica di Pasqua?
Dopo Natale, vuoi non concederti un dolce pasquale in pieno stile romano? La pizza dolce di Pasqua è una torta tipica che, per tradizione, viene consumata a colazione nel medesimo giorno. Chiamata anche pizza sbattuta, pizza cresciuta o ricresciuta, si tratta di un prodotto da forno dalla preparazione simile alla colomba, la cui forma ricorda il panettone, ma con l’aggiunta di aromi (cannella, anice e simili) e agrumi canditi.
Come tutti i dolci tradizionali, ogni famiglia possiede la sua ricetta e va bene così: andreste mai contro le tradizioni de’ nonna?
Back to the roots: alla scoperta dei dolci romani antichi
Per quanto possiamo conoscere i dolci tipici romani del giorno d’oggi, tante bontà le dobbiamo attribuire all’antica Roma: scopriamo insieme come gli antichi romani erano soliti deliziarsi con impasti dolci e ricercati.
- Pane Libium: un pane dolce golosissimo, a base di miele, ricotta e uovo. Il pane libium veniva cotto adagiandolo su foglie di alloro e cucinato lentamente in forno.
- “Luncunculus”: una sorta di bigné. Queste piccole pepite, venivano solitamente tuffate nella pentola di rame (o ferro) a friggere nello strutto bollente. Stessa procedura seguita anche i “Globus” più simili ai nostri bomboloni, ma a base di formaggi freschi.
Influenza ebraica su Roma: la pizza dolce di Beridde
Tutti siamo a conoscenza del Ghetto di Roma, una zona storicamente occupata dalla tutt’oggi presente comunità ebraica. Nota anche come pizza ebraica, la pizza dolce di Beridde è un dolce non lievitato, simile alla frolla, arricchito con frutta secca, uvetta e frutta candita. Il suo nome sembra derivi dalla parola Berit Milah o Brit Milah che significa “Alleanza” (con Dio), ma la vera particolarità di questo dolce è la sua consistenza biscottata fuori e morbida dentro, causata dalla cottura veloce ad altissime temperature.
Come da esempi sopra citati, possiamo facilmente intuire che gli antichi romani prediligevano per lo più preparazioni assimilabili al mondo della panificazione, con preparazioni lente a base di farina, formaggi e miele, ingredienti semplici e facilmente reperibili all’epoca di allora. Tuttavia, i dolci attuali della cucina romana conservano queste caratteristiche, ovviamente adattati alla disponibilità alimentare di oggi.
Conoscevi queste curiosità dei dolci tipici della cucina romana? Seguici e vieni a provare la nostra versione dei dessert più apprezzati, ci trovi in centro a Bologna!