Quando Roma incontra Napoli in un solo piatto
Durante uno dei suoi ultimi viaggi a Napoli, il nostro Flavio, anima di Pistamentuccia, ha avuto occasione di mangiare uno dei suoi piatti preferiti, lo scarpariello napoletano: pomodorini appena schiacciati, basilico fresco, pecorino romano e parmigiano fusi fuori fiamma.
Da qui l’idea di portare questo primo anche a Bologna, co’ ’n tocco de romanità che nun guasta mai: nasce così il tonnarello scarpariello, incontro concreto tra pasta romana e condimento campano, senza fronzoli ma con tutta la forza di un sugo popolare e genuino.
Sugo scarpariello: non solo una pasta al pomodoro
Lo scarpariello napoletano non è soltanto una semplice pasta al pomodoro, bensì un piatto di sapori tradizionali che prende forma grazie all’abbondanza di pomodorini datterini, peperoncino discreto e basilico profumatissimo.
Nella ricetta originale il segreto risiede nella mantecatura della pasta a fuoco spento con un mix di pecorino e parmigiano che fonde il sugo in una salsa densa e avvolgente. La nostra versione rispetta fedelmente questi passaggi, selezionando materie prime di qualità e dosando con cura gli ingredienti dello scarpariello napoletano per mantenere l’autenticità del piatto.
L’unica differenza sta nel formato della pasta: al posto degli spaghetti, qui la salsa avvolge il tonnarello, donando una consistenza ricca che trattiene ogni goccia di cremosità. Un’esplosione di sapori semplice all’esterno e ricca all’interno, perfetta anche per i clienti più esigenti.
Origini dello scarpariello napoletano
La ricetta dello scarpariello napoletano nasce nei Quartieri Spagnoli all’inizio del Novecento, quando gli scarpari, i calzolai che riparavano scarpe nei bassi umidi della città, dovevano pranzare in fretta senza interrompere il lavoro. Per non sprecare nulla, usavano gli avanzi di formaggio che i clienti lasciavano come pagamento, spesso pecorino romano e parmigiano già grattugiati, e li univano a pomodorini appena schiacciati, aglio e un velo di peperoncino. A fine cottura spegnevano il fornello, versavano gli spaghetti o la pasta rimasta dal giorno prima e mantecavano tutto con quel mix di formaggi, ottenendo la cremina vellutata che ancora oggi caratterizza la pasta allo scarpariello. Il nome deriva proprio da questi artigiani del cuoio: “scarpariello” significa infatti “alla maniera degli scarpari”, ricordando un piatto semplice, nutriente e ingegnosamente saporito che si è diffuso dalle botteghe alle trattorie, diventando simbolo di convivialità popolare.
Prenota e assaggia il tonnarello scarpariello da Pistamentuccia
Che tu sia un appassionato di ricette tradizionali o un curioso in cerca di nuovi sapori, il tonnarello scarpariello diventerà il tuo nuovo rituale di comfort food, un ponte di gusto che unisce tre città in un solo boccone.
Vieni da Pistamentuccia a Bologna per provarlo, basta scriverci su Whatsapp a questo link. Noi t’aspettamo, ma tu nun fa tardi!
.